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Da tempo gli addetti ai lavori, i traders ed anche i semplici appassionati si pongono il quesito amletico se tra 10 anni, un
Bitcoin avrà un valore di 100 dollari o di 100.000 dollari? Secondo il professore ed economista di Harvard,
Kenneth Rogoff, in una intervista alla CNBC la risposta è decisamente orientata per la la prima ipotesi, aprendo di fatto fondati timori sull’effettivo valore della principale cryptovaluta e conseguentemente su tutte altre.
Rogoff, ex capo economista del
Fondo Monetario Internazionale (FMI), ha infatti dichiarato che gli “utilizzi del Bitcoin come vero e proprio strumento di transazione sono piuttosto ridotti”, dal momento che al momento il suo tulizzo sembrerebbe maggiormente “utile” per il riciclaggio di denaro e per l’evasione fiscale, fattori che ultimamente diversi governi stanno cercando di sopprimere.
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Il Bitcoin a mio parere nel futuro potrebbe valere tra 10 anni una piccola parte di quello che è oggi” – ha dichiarato l’economista – “Vedrei infatti probabile un prezzo di 100 dollari come ipotesi molto più raggiungibile degli ipotizzati , e non si sa su quali basi , 100.000 dollari”. Rogoff conferma quindi, di non condividere il “sentiment” di una buona parte della community criptovalutaria, che valuta per i prossimi anni un deciso apprezzamento della principale cryptovaluta.
Da sempre, i pareri non proprio ottimistici di Rogoff non sono affatto nuovi. Infatti nell’ottobre dello scorso anno, con il Bitcoin che proseguiva la sua decisa crescita fermatasi dopo alcuni mesi, l’economista aveva allertato i mercati sulla possibile esplosione di una
bollacriptovalutaria.